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I sapori tipici del Ferrarese

Anguilla a becco d’asino

L’Anguilla a becco d’asino è una specialità originaria di Comacchio, chiamata anche Brodetto d’anguilla. L’anguilla così abbondante nel delta del  Po, è protagonista di molte ricette. Per preparare questo piatto di pesce si fa soffriggere un trito di cipolla abbondante in una teglia da forno, quindi l’anguilla ben lavata e pulita dalle interiora  si prepara tagliandola in tranci e mettendola sulla teglia insieme ad aceto, sale e pepe, e acqua fino a coprire il pesce. Quando l’anguilla sarà cotta e il brodetto ristretto, si può servire sul piatto, meglio se accompagnato da una fetta di buona polenta. Il nome curioso di questa ricetta “a becco d’asino” deriva dal dialetto locale “a bèch d’easen”, espressione usata comunemente per indicare qualcosa preparato in fretta.

Brodetto d'anguilla

Brodetto d’anguilla

Salama da sugo

La Salama da sugo è realizzata con carne di maiale, vino rosso, sale, pepe, noce moscata, cannella e chiodi di garofano. Dopo un anno di stagionatura è pronta per essere consumata con una lenta cottura in acqua bollente. Il suo gusto deciso e piccante si accompagna molto bene con la dolcezza del purè di patate o del purè di zucca. Questo piatto ha origini nobili e può vantare i complimenti di molti personaggi illustri, tra cui Lorenzo Magnifico che la ricevette in dono dal principe di Ferrara e lo ringraziò entusiasta.

Salama da sugo con purè

Salama da sugo con purè

Cappellacci di zucca

I cappellacci di zucca sono originari di Ferrara e venivano serviti nelle feste e nei banchetti di corte. Questo primo piatto tipico dell’autunno si prepara con una sfoglia tradizionale fatta di acqua, farina e uova. Il ripieno perfetto è denso e corposo e si prepara con la zucca gialla cotta e spolpata, tritata insieme a uova, noce moscata, parmigiano, pane grattugiato, sale e pepe. Quindi i cappellacci si farciscono e si chiudono pizzicando bene i bordi della sfoglia. Cotti in acqua bollente e saltati in padella con burro e salvia sono un primo piatto ricco e gustoso, tanto amato da signori e principi!

Pasticcio di Maccheroni

Il pasticcio di maccheroni è un piatto tipico del ferrarese risalente al XVI secolo. E’ un piatto che tradizionalmente veniva consumato nel periodo di carnevale, è molto elaborato e richiede molti ingredienti. Si tratta di una torta di pasta frolla ripiena di pasta, e la sua caratteristica principale è uno spiccato contrasto tra dolce e salato. Per la sua preparazione viene spianata la pastafrolla in due dischi, a parte si prepara un ricco ragù con sedano, carota, cipolla, vari tipi di carne come salsiccia, vitello, manzo, inoltre funghi, vino bianco, sale e pepe. Inoltre si prepara una besciamella. Si fa bollire la pasta corta, preferibilmente sedanini, e si scola al dente, si condisce con la besciamella, col ragù, formaggio grattugiato e tartufo, si lascia intiepidire e si versa sul disco di pasta frolla. Quindi si chiude la torta con il secondo disco di pasta frolla e si mette tutto in forno per una mezz’ora. Il risultato è davvero eccezionale! Un piatto unico e degno dei migliori banchetti di corte!


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