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I piatti della tradizione emiliana

Tortelli di erbette con la coda

Tradizionalmente noti come “turtei cu la cua”, i tortelli con la coda, sono la trasposizione piacentina dei noti ravioli con ricotta e spinaci. Se alla tradizione padana appartengono i tortelli, sono invece considerati come piacentini quelli con la coda, un piatto che ha una certa fama e nobiltà proprio per la complessità presente nella composizione di un tortello realizzato con una pasta sottile e per le sue due code che si presentano raffinatamente ed esattamente chiuse. Una realizzazione che racchiude, quindi, una certa difficoltà, per la quale necessita avere una grande tecnica e manualità che viene trasmessa da generazioni.

Tortelli di zucca

Soggiornando presso la Casa Riglio, a Pontenure (Piacenza) in Emilia Romagna, si può cogliere l’occasione per assaporare i tortelli con il ripieno di zucca che diventano alla piacentina, andandosi, quindi, a differenziare da quelli molto noti del mantovano, in quanto nella loro preparazione si omette di inserire sia la mostarda e sia gli amaretti.

È certamente un piatto raffinato che nella provincia piacentina, in special modo nella Val d’Arda, rappresenta uno dei piatti tanto cari alla tradizione di questo lembo d’Italia. I tortelli di zucca è anche uno dei piatti che trova un posto d’onore durante la cena legata alla vigilia di Natale in osservanza del precetto cattolico che prevede, in quella particolare occasione, l’astenersi dal consumare piatti a base di carne.

I tortelli di zucca, a seguito della scoperta del Nuovo Continente, videro durante gli splendori rinascimentali la loro origine, arrivando quindi a deliziare la sensibilità di nobili e signori del tempo, come oggi conquistano i palati anche dei più esigenti gourmet.

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Tortelli di zucca preparazione

Panzerotti piacentini

I panzerotti piacentini, piatto che appartiene alle numerose tipiche ricette di questo splendido territorio, rientra nella preparazione che tradizionalmente viene ad essere dedicata per i classici giorni di festa. Quindi, se ci si trova in Emilia Romagna e si alloggia a Pontenure (Piacenza) presso la Casa Riglio non si dovrebbe perdere l’opportunità di gustarli.

Che si mangino da soli oppure in compagnia, i panzerotti piacentini rappresentano un piatto di esclusiva delizia. Molto probabilmente i panzerotti piacentini sono nati come una valida alternativa ai più noti tortelli di ricotta con la coda. Non è piatto di semplice realizzazione, ma di sicuro effetto e che potrà garantire un gran successo una volta servito su una tavola imbandita.

Anolini in brodo

La preparazione degli anolini in brodo, racchiude in se i valori e i significati di antiche tradizioni della campagna emiliana – padana, e raffigura il tempo nel quale le famiglie si riunivano e si dedicavano alla complessa preparazione di questo incredibile e delizioso piatto.

Le donne, ancora una volta, sono le depositarie di questi antichi e saggi segreti, nei quali gesti e dedizione rappresentano l’anima della preparazione del piatto. Ognuna di essa ha uno specifico compito, ruoli che possono essere anche considerati rigidi e precisi, visto che vi sono quelle che si dedicano a tirare a regola d’arte la pasta, quelle che invece sono specializzate nella sua chiusura e quelle che invece si dedicano alla preparazione del brodo che può essere di manzo, oppure realizzato tramite la separata bollitura di maiale, gallina e manzo.

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Tortelli di Zucca risultato

Picula di Cavallo

Ecco un altro piatto che si avrà modo di provare, la picula di cavallo è molto probabilmente una delle più tradizionali ricette del territorio piacentino. Le sue origini vengono usualmente fatte risalire all’Ottocento, ed era il piatto tipico servito ai corrieri a cavalli, i celebri cavallanti.

La picula di cavallo è un piatto molto semplice che prevede la preparazione di un ragù fatto a base di carne di cavallo da accompagnare con la classica polenta. Agli estimatori si consiglia di consumarlo caldo appena servito.

Coppa arrosto

La storica e tradizionale “cupa arost cun la cônsa”, cioè la coppa arrosto, è una di quelle specialità gastronomiche che difficilmente può mancare sulle tavole piacentine. Oggi, questo delizioso piatto lo si può gustare tanto nelle numerose gastronomie presenti sul territorio, quanto nell’infinita scelta di ottimi ristoranti.

La “cupa arost cun la cônsa”, ovviamente, non può non essere presente nelle varie sagre e nelle numerose feste popolari, rappresentando anche un’alternativa valida ai tradizionali piatti realizzati a base di pollame o di manzo. Questo è un piatto che deve gustato caldo. La coppa di maiale, tipicamente piacentina, può anche essere facilmente abbinata ad ogni tipologia di contorni, anche se il suo matrimonio perfetto è con i funghi fritti oppure trifolati.


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