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I sapori rustici della cucina salentina, in Puglia

Durante la vostra vacanza presso la Masseria Spartivento, che si trova a Melendugno, in provincia di Lecce, nel Salento, in Puglia, potrete gustare i sapori rustici della cucina salentina, in Puglia.

Pitta di Patate

La Pitta di patate è una ricetta tradizionale della Puglia, in particolare del Salento.  Si prepara una focaccia con un impasto di patate, uova, pane grattugiato e formaggio. La pitta viene farcita con una salsa di pomodoro, cipolle, capperi e olive. Si cucina in una pirofila creando gli strati di patate e di sugo e si cuoce in forno, fino a che la superficie non è bella croccante.   Una volta sfornata si lascia raffreddare prima dell’assaggio, è un piatto rustico gustoso e saporito! La pitta di patate ha origini contadine e ancora oggi è molto usata soprattutto per i pic nic e le gite all’aperto.

Pitta di patate foto ricettaidea

Morzi fritti

I morzi fritti ( che significa morsi fritti), sono pezzetti di pane raffermo che si friggono in olio e si condiscono con aglio e peperoncino. I morsi fritti si accompagnano con le verdure e tradizionalmente si preparano con le fave, con il cavolo, o con i piselli. Le varianti di questo piatto sono tante, visto in passato si metteva insieme il pane avanzato con le verdure che si avevano a disposizione in casa di volta in volta.

Taieddha

La taieddha o tiella è un piatto a base di riso, patate e cozze. La taieddha è un piatto unico molto antico che alcuni ritengono abbia delle similitudini con la paella spagnola. Si prepara in una pirofila con strati di riso, patate, cozze, pan grattato, olio di oliva, pomodoro, cipolla, aglio e prezzemolo. Si lascia gratinare in forno e si ottiene una pietanza completa che rappresenta con i suoi ingredienti l’incontro tra terra e mare tipiche di questa regione. La ricetta è comune a tutta la Puglia, ma nella variante salentina  si uniscono anche le zucchine.

Ricotta dolce con mosto cotto e fichi secchi

Questo dessert riunisce insieme tre elementi tradizionali di questa regione, e si gusta tradizionalmente in inverno. Il mosto cotto, oppure vincotto, si ottiene facendo bollire a lungo il succo d’uva fino ad ottenere una crema densa e zuccherina, utilizzata nella preparazione di tanti dolci. Il vincotto era un modo di conservare il mosto e di utilizzarlo nei mesi successivi, così i fichi lasciati esiccare d’estate che si gustano fino a Natale.

Dolcetti della sposa

Dolcetti della sposa

Questi prelibati dolcetti hanno una storia antica. Si narra che le suore li inventarono per il matrimonio di Lucrezia Borgia. Le nozze però non furono celebrate, ma i commensali mangiarono comunque i dolcetti, da qui il loro nome dolcetti della sposa, chiamati anche sospiri. Per tradizione vengono quindi preparati per i matrimoni. Hanno una base di pan di spagna, ripiena di crema pasticcera e poi ricoperti con la tipica glassa. Si decorano con ciliegine candite o con zuccherini. Oggi la glassa viene realizzata in diversi colori pastello dal rosa al celeste, e le decorazioni sono diventate sempre più raffinate.


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